A decorrere dal 1° gennaio 2018 è entrata in vigore la legge di conversione del decreto legge 2017 n. 91, Disposizioni urgenti per la crescita economica del mezzogiorno, la quale prevede l’introduzione di nuovi sacchetti biodegradabili utilizzati per il trasporto di merci e prodotti sfusi, o come imballaggio primario nei reparti di gastronomia, macelleria, pescheria, ortofrutta e panetteria.
Tali sacchetti dovranno essere distribuiti esclusivamente a pagamento, lo spessore della singola parete dovrà essere inferiore a 15 micron e dovranno essere biodegradabili e compostabili.
La norma prevede che sullo scontrino fiscale debba comparire il costo unitario della singola busta, inoltre tali sacchetti non possono essere ceduti a titolo gratuito ma il consumatore ne deve sostenere il costo. Infatti viene stabilito che «le borse di plastica in materiale ultraleggero non possono essere distribuite a titolo gratuito e a tal fine il prezzo di vendita per singola unità deve risultare dallo scontrino o fattura d’acquisto delle merci o dei prodotti imballati».
Dovranno adeguarsi alla nuova normativa sia gli esercizi commerciali della grande distribuzione, sia i piccoli negozi. I sacchetti avranno un costo variabile, che può essere ipotizzato pari ad un prezzo compreso tra 2 e 10 centesimi.